Ci sono versi in cui non posso entrare,, non c’è aria.
Cerco punti d'aria e li respiro,, tutti.
E poi ci sono i corpi, i corpi che vedo,
gli occhi dei corpi che parlano e le mani che invecchiano.
Le mani dei corpi che invecchiano.
Faticavano a riconoscermi i pensieri / mi hanno rincorso per ore / mentre guardavo le donne morte dal busto in giù / Di altro a volte vedo altro / io nell'intimità
Intimità. Si. Nell'intimità a volte diluvia, piove.
Sibila la pioggia. Porpora. Purple rain. E Dio piange.
Si mangiava pane sale e olio.
Era l’inverno del ‘63.
Il mio nome sciolto sopraggiungeva a me. Di me in me.
Adesso Dio piange. Ave Maria / ma nell'ombelico più profondo,, mia madre canta e la tua fame mi bacia in bocca / Dio piange. Io dormo. / Dentro la grande pancia,, dormo /sogno il sogno che assassina l'impossibile sogno
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