scrivere è seguire una linea tematica, ma non sempre
è nutrimento, ma non sempre,
è dove perdere i pensieri, ma non sempre
è far seguire parole a parole anche fatte a pezzi,
incompiute, tirate fuori da sotto il letto
e buttate in mezzo alla stanza, in disordine, perfino stuprate
perchè la poesia deve dire ma anche non dire.

Ora dopo tanto pensare mi soffermo su "dopo tanto pensare"
e riesco a vedere la bellezza, quella che ho cercato a lungo
e che di volta in volta mi è sembrata meno estranea,
quella che cerca di indovinare chi sono,, un universo chiuso.

E "dopo tanto pensare" che mi bruciano gli occhi,
comprendo la trasformazione della superficie della terra,
che corrisponde alla trasformazione del nostro viso e delle mani,
della vita e dei luoghi e poi di te e di me.